Dichiarazione dei redditi, se non inserisci questa spesa rischi grosso: in vista sanzioni salatissime

Nella dichiarazione dei redditi va inserita questa spesa, altrimenti si rischia grosso: ci sono in vista sanzioni salatissime

Come ogni anno, anche in questo 2024 c’è tempo fino alla fine di settembre per poter redigere la propria dichiarazione dei redditi che va effettuata tramite Modello 730, precompilato od ordinario. Su di esso viene inserito ogni singolo elemento legato ai propri guadagni e alle proprie spese. Un documento utilissimo, anche se si ha diritto a bonus ed incentivi con detrazioni fiscali, da dover necessariamente inserire in questa fase.

Ecco quale spesa va messa nella dichiarazione dei redditi 2024
La spesa da non dimenticare nella dichiarazione dei redditi 2024 – Capitaleculturadimpresa2022.it

Ma occhio perché ci sono anche alcuni aspetti di cui non si parla mai abbastanza ma che giocano un ruolo decisivo. C’è in particolare una spesa che va necessariamente inserita, altrimenti si rischia grosso. Stando a quanto emerso, infatti, ci sono sanzioni salatissime in vista per tutti coloro che ometteranno questo dato. Ecco a che cosa fare attenzione, così sarete sicuri di aver agito nella maniera corretta.

Dichiarazione dei redditi, ecco la spesa che va inserita obbligatoriamente

In fase di redazione della dichiarazione dei redditi, nulla può essere lasciato al caso. Ecco, dunque, che anche solo un dato non inserito può portare a sanzioni salatissime. Oggi parliamo in particolare di una spesa che è richiesta dal Modello 730 e può portare a multe molto importanti se la si omette.

Spesa da aggiungere dichiarazione dei redditi
Multe salatissime per chi omette quest’informazione dal documento – Capitaleculturadimpresa2022.it

Stiamo parlando nello specifico dei lavoratori domestici, anche colf e badanti sono obbligati a presentare la dichiarazione annualmente come qualsiasi cittadino. In quanto percepiscono uno stipendio lordo, senza applicazione della tassa alla fonte. Poiché il datore di lavoro non è un sostituto d’imposta e non va a trattenere dalla busta paga l’IRPEF. Non vale questo discorso solo nel caso il reddito annuo sia inferiore agli 8.174 euro. 

Parlando di tasse, si ha diritto alla detrazione del lavoratore dipendente e tutte le entrate percepite in sede di conguaglio vanno dichiarate, in modo da avere un calcolo dell’IRPEF complessivo. Bisogna stare attenti a procedere sempre in questa maniera perché, come anticipato, ci sono multe salatissime che sono previste per tutti coloro che eviteranno di procedere in questa maniera. Con costi che potrebbero essere persino più elevati rispetto al proprio reddito netto percepito in assenza di IRPEF. L’Agenzia delle Entrate è pronta ad effettuare tutti i controlli del caso, dunque, è bene sapersi muovere in anticipo in maniera corretta col fine ultimo di evitare eventuali problemi.

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